sabato 19 novembre 2011

TELEVISIONE - DMAX - ONE WAY OUT

finalmente!
basta con l'offerta televisiva omògena!
non se ne può più di frasi che contengono parole come
animalier
camouflage
eco-vacchetta.
al fuoco i bouquet con mazzetti di pisello odoroso!
nel cesso le borsette hand-made fatte con la carta dei surgelati!
fanculo le cortesie per gli ospiti!
ora
c'è un canale pensato per tutti noi uomini veri
maschi con gli attributi
rozzi
fumatori incalliti
ruttatori da campionato mondiale
semi-analfabeti.
per noi
che siamo talmente tanto maschi che ce ne freghiamo delle femmine,
che abbiamo sete di macchine da guerra,
esplosioni,
demolizioni di palazzi,
di tutto ciò che fa molto rumore o va molto veloce,
per tutti noi
ora c'è

a dimostrazione di quanto io sia perfettamente in linea con il target a cui punta il canale
basterà dire che neanche una volta
per quanto ci abbia provato
sono riuscito a sfondare la soglia dei cinque minuti di interesse continuato.
dopo un'infilata di debimetri, grippaggi, viti del minimo
nasce sempre forte in me il bisogno di riapprodare nel porto sicuro di smalti ad acqua e tableau mariage.
di solito
alla prima menzione del piede della biella
il mio dito indice digita compulsivamente numeri a caso sul telecomando
finendo quasi sempre per sintonizzare il televisore su LA5, singolare femminile!

mi preparavo ad accettare l'inconfutabile,
ad arrendermi all'evidenza di non far parte della cerchia eletta
del maschio rustico e poco attento all'igiene
e invece ieri
tutto è cambiato.

ho seguito un programma confezionato per uomini duri
dall'inizio alla fine
senza cali di attenzione
anzi
con interesse sempre crescente.
merito di JONATHAN GOODWIN
che per ONE WAY OUT
mangia scorpioni
si fa catapultare da una mega-fionda in un laghetto artificiale
si fa legare, ricoprire di miele e, ovviamente, di api per poi liberarsi senza il minimo sforzo.

ho trovato particolarmente interessante
seguire jonathan che
in costume
si butta da quattro metri sopra un letto di fieno, una piscinetta piena d'acqua o di fango
per capire quali dei tre materiali attutisca meglio una caduta.

entusiasmante poi vederlo
seminudo
mentre cosparso di erba medica, glitter e campanellini
si fa calare in un recinto pieno di struzzi
cercando di liberarsi prima che i voraci pennuti gli strappino via la pelle.

avvincente osservarlo mentre
a torso nudo
si immerge in una vasca da bagno piena d'acqua
per poi sciogliersi dai lacci senza nessuna difficoltà


esilarante ammirare il suo autocontrollo mentre
solo con un paio di boxer
si mette a mollo in un bidone pieno di acqua e cubetti di ghiaccio
per misurare la sua resistenza e la capacità di concentrazione


non c'è dubbio
posso dire di aver passato il test.
certo, lo smarrimento iniziale è innegabile
ma è facile spiegarne le ragioni pensando alla constante intossicazione a cui ci si espone a causa di un palinsesto televisivo devirilizzante!
sono sicuro che
con una full-immersion nei contenuti giusti
arriverò presto,
che so,
a masticare tabacco.

ho intenzione di iniziare
seguendo le gesta del mio nuovo eroe
ispirandomi a lui per ritrovare la maschia via.
non perderò più un episodio
e mi terrò aggiornato consultando il suo sito internet
un po' scarno, per la verità
ma che offre tuttavia immagini evocative
e una buona sintesi
del suo talento:


chissà, forse un giorno
arriverò persino ad incontrarlo,
magari diventerò il suo assistente
e collaborerò con lui per inventare sfide sempre più difficili,
sempre più estreme,
sempre più maschie
come ad esempio
riproporre tutti le sue prove più impegnative
con la difficoltà in più
di affrontarle
completamente nudo.

lunedì 17 ottobre 2011

il CLAMALEONTE

potrei lanciarmi in dissertazioni pseudo-filosofiche
sulle mille facce che ognuno ha
sottolineando come sia impossibile
se non dannoso
puntare alla coerenza dura e pura
all'immobilismo del pensiero
all'immutabilità.

potrei osannare il valore della poliedricità,
dei tanti punti di vista da cui si può osservare la stessa cosa,
dei mille significati che lo stesso evento può suscitare in ognuno.

potrei ammiccare al gaio richiamo di appartenenza
che fa dell'arcobaleno
la bandiera in sostegno e in difesa della diversità culturale,
sociale,
etnica,
sessuale.

ma la verità vola molto più in basso.
è una questione di pancia,
di viscere,
qualcosa che sfugge al controllo della mente,
che parla all'istinto.

dedico questo blog
e il suo nome
all'essere più bello che esista in natura,
al rettile che vorrei popolasse
anzi invadesse tutto il mondo
a cominciare dall'orto di casa mia
e che crescesse a dismisura
divorando avidamente l'innominato insetto.
gli dedico le pagine che verranno
e la mia ispirazione
affinché quel frinire sia relegato fra i ricordi più lontani,
chiuso,
blindato,
fino a scomparire.

non avendo però nient'altro da aggiungere
a proposito dell'animaletto dagli occhi indipendenti
mi converrà ripiegare sulle panzane pseudo-filosofiche di cui si diceva e a cui l'amato,
suo malgrado,
si presta.

il nome al CAMALEONTE, quindi,
pur con la licenza di una "L" di più.
per i contenuti invece
navigo a vista
anche se non sono certo
che i clamaleonti
sappiano nuotare!!!