lunedì 17 ottobre 2011

il CLAMALEONTE

potrei lanciarmi in dissertazioni pseudo-filosofiche
sulle mille facce che ognuno ha
sottolineando come sia impossibile
se non dannoso
puntare alla coerenza dura e pura
all'immobilismo del pensiero
all'immutabilità.

potrei osannare il valore della poliedricità,
dei tanti punti di vista da cui si può osservare la stessa cosa,
dei mille significati che lo stesso evento può suscitare in ognuno.

potrei ammiccare al gaio richiamo di appartenenza
che fa dell'arcobaleno
la bandiera in sostegno e in difesa della diversità culturale,
sociale,
etnica,
sessuale.

ma la verità vola molto più in basso.
è una questione di pancia,
di viscere,
qualcosa che sfugge al controllo della mente,
che parla all'istinto.

dedico questo blog
e il suo nome
all'essere più bello che esista in natura,
al rettile che vorrei popolasse
anzi invadesse tutto il mondo
a cominciare dall'orto di casa mia
e che crescesse a dismisura
divorando avidamente l'innominato insetto.
gli dedico le pagine che verranno
e la mia ispirazione
affinché quel frinire sia relegato fra i ricordi più lontani,
chiuso,
blindato,
fino a scomparire.

non avendo però nient'altro da aggiungere
a proposito dell'animaletto dagli occhi indipendenti
mi converrà ripiegare sulle panzane pseudo-filosofiche di cui si diceva e a cui l'amato,
suo malgrado,
si presta.

il nome al CAMALEONTE, quindi,
pur con la licenza di una "L" di più.
per i contenuti invece
navigo a vista
anche se non sono certo
che i clamaleonti
sappiano nuotare!!!