martedì 11 febbraio 2014

serials - QUEER AS FOLK UK (1)

JACKSON TELLER
è il capo carismatico dei SONS OF ANARCHY
una banda di motociclisti cazzuti ma coi valori, pronti a far fuori chiunque pur di proteggere il branco,
temuti e amati perché capaci di assicurare la pace della piccola cittadina americana in cui scorrazzano
più di quanto la polizia locale non riesca a fare.

capello lungo, barba incolta
il gilet di pelle con lo stemma del gruppo indossato come feticcio pure per andare al cesso
mai una gioia nella sua vita,
solo catastrofi
rapimenti
autobombe
galere
vendette
che hanno indurito i suoi tratti angelici e condizionato il suo linguaggio
fatto ormai di imprecazioni,
di F*CK e soprattutto di SH*T
intervallati da poche accidentali parole di senso compiuto.

LORD BAELISH
detto LITTLEFINGER
è un mellifluo traffichino che è riuscito a farsi una posizione di tutto rispetto  a KING'S LANDING in GAME OF THRONES.
già mastro del conio e gestore di un bordello di alta classe
grazie alle sue arti da ruffiano riesce ad accaparrarsi il castello di HARRENHAL
fatiscente e mal frequentato
ma pur sempre un castello
e medita ora di prendere moglie e usare il suo ditino per mettere in cantiere un erede.

difficile pensare che fra i due possa esserci un legame
impossibile immaginare un'attrazione reciproca
un rapporto fatto di sesso
di desiderio
di dominazione e di sottomissione
soprattutto se a dominare non è lo sfumato master delle cinquanta sfumature di grigio
ma addirittura LITTLEFINGER!

e invece basta mettere l'orologio indietro di quattordici anni
per ritrovarli nel letto
nudi e sudati
uno sopra l'altro
uno dentro l'altro
nella posizione della piovra!

succede nel primo episodio di
QUEER AS FOLK
edizione originale
girata su suolo britannico.

ai tempi
una storia interamente basata sulle vicende di un gruppo di amici gay finalmente non repressi
ha contribuito a segnare un punto fermo nell'evoluzione dei costumi.
se la si guarda oggi per la prima volta
come è capitato a me
è inevitabile fare i conti con tutto ciò che da allora è cambiato.
certo, piano piano ci si abitua
ma la sensazione di esser finiti in una telenovela bulgara non svanisce mai completamente.

tutto ruota intorno a STUART ALAN JONES
trombatore anaffettivo impenitente
incapace di legarsi sentimentalmente a chiunque
refrattario alle responsabilità di ogni tipo
eppure inspiegabilmente realizzato sul lavoro

un personaggio dunque lontano da ogni stereotipo!

vive in un loft che ancora oggi risulta trendy
guida un'anacronistica jeep
e si aggira per i locali di tendenza con l'aria di chi sfoglia il menù del take-away cinese.
dà uno sguardo veloce
sceglie la preda del giorno
la conquista in due minuti senza tema di rimbalzo
e la consuma nel locale stesso o a domicilio.
una scopata e via.
il secondo appuntamento, sul menù, non è previsto!

punto fermo nella sua vita è VINCE
l'alter ego
amico inseparabile fin dalla tenera età
buono e sensibile
lavoratore indefesso
per niente interessato al sesso mordi e fuggi
persino un po' insicuro.
un altro piccolo gioiello di originalità!

eppure gli sceneggiatori non rallentano!
hanno tutta l'intenzione di sbalestrare il povero telespettatore medio, già in astinenza di punti fermi
vogliono stupirlo
lasciarlo senza parole
ABBOCCAPERTA
così
dopo un estenuante brain storming decidono di giocare la carta dell'imprevedibilità
e gonfiano il cuore dell'amico inseparabile con sentimenti tutt'altro che amichevoli!
VINCE ama STUART, segretamente, fin da quando l'ha incontrato
senza ammetterlo a se stesso e a nessun altro.
chi ci avrebbe mai pensato?
piuttosto che giocare d'azzardo e rischiare di far la fine dell'involtino primavera
preferisce non scoprire le sue carte (!) e mettere in piedi invece un bel rapporto di facciata
in attesa che l'irresistibile ammaliatore si scuota dal suo torpore ormonale
e si renda conto che quello che ha sempre voluto è una vera LUNGA storia d'amore
e che l'unica persona con cui vuole viverla gli è da sempre accanto.

a turbare un equilibrio così perfetto
spunta NATHAN
 
implume e determinato adolescente con le idee chiare e l'incontrollabile urgenza di disfarsi della propria verginità.
un richiamo irresistibile per STUART
che fiuta l'illibatezza come un cane da trifola il tartufo.

l'iniziazione arriva a poche ore dall'incontro
una comunione dei sensi che fila liscia come il LUAN
e che viaggia però su aspettative opposte.
per STUART la voglia di divorare un involtino primavera più fresco del solito.
per NATHAN la convinzione ingenua e romantica che il primo che ti deflora sarà anche l'unico vero amore della tua vita!

completano il quadro
l'amico bruttino che mira troppo in alto e colleziona due di picche
e l'amico effeminato, perché una checca nel gruppo ci deve stare!

confesso
che ho dovuto faticare parecchio prima di trovare credibile AIDAN GILLEN nei panni di STUART.
nei primi episodi proprio non si riesce a capire per quale motivo tutti pretendano di subire un fascino che il personaggio semplicemente non ha.
né la fisicità
né il carisma
sorreggono un successo così smaccato
che appare quindi insensato e paradossale.
sensazione che aumenta non appena si scopre che sta per spegnere trenta candeline (e non quaranta!)

il difetto di credibilità
non è limitato al protagonista,
è spalmato democraticamente su tutta la cricca, dove più, dove meno
minando un esito che avrebbe potuto essere ben più coinvolgente
e che invece rimane frenato.
è un peccato
perché dopo un difetto di creatività nell'impostazione generale della trama,
delle sorprese arrivano e tirano dentro chi guarda.

la prima se la giocano subito
addirittura durante il primo amplesso di NATHAN!
STUART
diventa padre
dopo aver donato il frutto dei suoi lombi all'amica lesbica e alla di lei compagna!
d'altra parte, a chi altri chiedere un po' di sperma se non al più inaffidabile scostumato in circolazione?
ma il fascino di STUART è trasversale e non ha barriere di genere,
anche la sua amica lesbica si scoprirà segretamente innamorata di lui.
se non altro
il marmocchio, pur suo malgrado
susciterà nel padre travagli interiori molto meno fisici rispetto a quelli provati fino ad allora
instillando una luce di ravvedimento e di redenzione.

la seconda si inquadra dopo un po'.
le famiglie alle spalle di STUART e VINCE non sono infatti come ci si aspetterebbe.
mentre il timorato e sensibile VINCE
ha già fatto coming out durante l'adolescenza
ed è supportato da una madre colorita e di apertissime vedute
unico personaggio di spicco della serie,
l'emancipato STUART
che si presume orgogliosamente e apertamente gay fin dalla più tenera età
si scopre invece non così emancipato, dopo tutto
non avendo mai trovato il coraggio di aprirsi con i suoi genitori.
certo, i genitori avrebbero dovuto perdere la vista da decenni
per non rendersi conto che il figlio non è uno spaccapassere
ma tant'è
finzioni di scena
i genitori ci vedono benissimo
ma non si accorgono di niente!

la terza sorpresa la si assapora solo alla fine della serie
il personaggio di NATHAN
sembra messo lì apposta per scardinare l'invincibile coppia.
all'inizio si ha netta la convinzione che sia lui e il suo rapporto con STUART
il vero centro della storia
soprattutto dopo il teaser con cui si chiude il primo episodio

si rimane piacevolmente spiazzati allora
scoprendo che così non è.
NATHAN crescerà per conto suo
anche se il suo cuore lo porterà sempre da STUART.
si integrerà nel gruppo,
sarà sempre presente,
si ritroverà più volte nel letto del grande amatore
ma presto l'attesa di capire se i due si metteranno insieme prima o poi
si sgonfia fino a svanire del tutto.

VINCE
dal canto suo
fa le sue esperienze.
incontra CAMERON
un australiano vecchio nell'aspetto e nell'agire.
si lascia sedurre da un corteggiamento di cui ha bisogno e che non ha mai provato
ma non riesce a negare per molto tempo a se stesso
che il corteggiamento ha un senso
solo se arriva dalla persona giusta.
e CAMERON
fatalmente
non lo è.

il vero filo di tensione e di interesse che regge tutto allora
è proprio il più scontato
quello che all'inizio
subdolamente
si cerca di mascherare perché troppo prevedibile.
il rapporto fra VINCE e STUART
fatto di ripicche
di capricci
di litigi e allontanamenti
sarà anche scontato ma è l'unico che vince
e ancora più vincente è la perfida scelta di lasciarlo in sospeso.
d'altra parte
che bisogno c'è di classificazioni
quando è evidente che l'uno sarà sempre pronto a mollare tutto per salvare l'altro?

con la certezza che i due non si lasceranno mai
si assiste all'ultima scena.

STUART è pronto ad abbandonare il ghetto,
la comunità di cui ha esplorato ogni anfratto (e potevo dire buco),
la vita di provincia che ora sente troppo stretta.
VINCE lo raggiunge
deciso a saltare con lui
e per la prima volta dimostra di sapere quanto vale,
reclama il senso di dipendenza che corre a doppio filo fra di loro,
apre gli occhi a STUART
e lo spinge a pensare in grande
a volare in alto
a mollare tutto ma a farlo sul serio
tanto che il progetto di trasferirsi a londra sembra ora troppo stretto per entrambi!
così
in pieno gusto americano
l'onnipresente jeep si trasforma in astronave
e catapulta i due negli stati uniti.

immersi in scenari più ampi
con un piglio più stylsh
più queer
ma sempre con la jeep
davanti ad un motel sperduto fra TUCSON e PHOENIX
anticipano i colori di TARANTINO.
per ricacciare in gola un commento omofobo di un bifolco accaldato
che distrattamente dà loro il benvenuto battenzandoli FAGGOTS,
gli puntano una pistola in fronte
minacciando il bagno di sangue.
QUENTIN
avrebbe di certo premuto il grilletto.
STUART e VINCE
invece
si accontentano di scuse biascicate
per poi sparire nel deserto
mano nella mano
spargendo il seme di ciò che diventerà
QUEER AS FOLK US!

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