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martedì 10 dicembre 2013
mercoledì 4 dicembre 2013
l'angolo della virilità - GNAMBOX
succede che mentre sei lì che ti crogioli all'idea di riempire la tua dispensa con camionate di EASIYO o accarezzi il dolce pensiero di risolvere tutti i regali di natale con un ordine massiccio di COPERTE CON LE MANICHE spunta una coppia di piccioncini milanesi che ti invita a mangiare di stagione! il primo impatto è ruvido! forte è la tentazione di mettere mano al telecomando, cercare conforto nei canali dove megacostruiscono o mangiano insetti per sopravvivere ma poi una patinata seduzione ti imbriglia, al senso di fastidio si sostituisce l'ipnotica necessità di continuare a guardare in un crescendo di entusiasmo che sfocia alfine in totale dipendenza. ospiti dell'ANGOLO DELLA VIRILITÀ meritatissimamente sono i due geni di GNAMBOX bisogna dirlo, le ricette i consigli nutrizionali le nozioni di agraria spicciola sono del tutto irrilevanti. tra l'altro, è impossibile che a qualcuno venga appetito sentendo due voci a citofono che, garrule, si avvicendano. la vera meraviglia è il rapporto tra i due così stupendamente sbilanciato. commuove la devozione di STEFANO che non vede l'ora di smettere di recitare la sua strofa per girarsi adorante verso il suo RICCARDO affascina la consapevolezza di RICCARDO che sa di essere master e sciorina la sua filippica con un leggero, impercettibile accento di arroganza guardando diritto davanti a sé sicuro del suo potere. nessuna concessione neanche quando l'amato ruba dalla ciotola un baccello e lo passa di mano in mano, maliziosamente ammiccando l'amore non accenna a diminuire anzi ne risulta rinfocolato ardente e inonda lo spettatore ormai conquistato, sopraffatto. l'inarrivabile duo si è prodotto finora in moltissime preziose dispense. ogni episodio un ortaggio differente ogni volta presentato con impeccabile professionalità certo a parlar di patate l'entusiasmo sembra flettersi ma voglio credere che il motivo sia da ricercare in una giornata storta piuttosto che in una feroce intolleranza. è vero l'occhio di STEFANO volge al vitreo quando sente la sua voce inchinarsi al gobbo ed asserire che l'innominabile tubero piace a grandi e a piccini sin da subito mettendo d'accordo sempre tutti! ma l'impasse è subito superata sul suo volto torna il sorriso perché accanto a lui c'è di nuovo il suo faro che lo ignora come d'uso ma gli dà la forza di reagire addirittura avventurandosi in arditi giochi di mano non posso negarlo STEFANO è il mio preferito. il modo di scandire il tempo con la testa mentre recita la sua battuta, l'innato spirito da soubrette che lo spinge a sottolineare con sorriso sapiente le perle preziose regalate dall'imperturbabile RICCARDO, tutto mi incanta! sento la mia ammirazione crescere ogni volta che nel pistolotto iniziale lui candidamente rivela che I FORNELLI E LA CUCINA SONO UN MODO UNICOESPECIALE PER SUSCITARE EMOZIONI E CREARE EMPATIA! voglio sentirlo in loop ogni notte prima di addormentarmi nella speranza mi appaia in sogno l'ineguagliabile coppia e mi dia qualche dritta su come rendere UNICAESPECIALE un'insalata di finocchi |
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L'ANGOLO DELLA VIRILITÀ
mercoledì 20 novembre 2013
serials - DRACULA
non sono bastati quattro episodi al DRACULA targato JONATHAN RHYS MEYERS per prendere il volo
in una ambientazione curatissima
la trama si snoda stancamente
senza tensione
senza sorprese
senza sangue!
la storia è quella di BRAM STOKER
eppure le atmosfere cupe e romantiche della più famosa traduzione cinematografica ad opera di FRANCIS FORD COPPOLA
sembrano un miraggio irraggiungibile.
a vent'anni di distanza
nulla più rimane di castelli rumeni
di vecchi incartapecoriti dalle mirabili impalcature tricotiche
di meretrici ninfomani assetate di sangue.
persino la riconquista di MINA, amata dal nosferatu
uccisa dai nemici di un tempo
e reincarnata in una ragazzotta londinese che lotta per l'emancipazione
smette di essere il motore di tutti gli eventi
e annega in un mare calmo di beghe economiche e scalate societarie
di cui pure si vede il senso ma non si sente il bisogno.
complice di un risultato tiepido
è un cast anonimo per attori e personaggi.
nessuno spicca
a nessuno ci si affeziona.
ad aggravare un quadro già sbiadito
quel pizzico di perbenismo, così difficile da estirpare dalla mente degli sceneggiatori,
ha già provveduto a far fuori la coppia di invertiti
e a randellare il grasso nero
in quanto grasso
e in quanto nero
esponendolo al rischio di una prematura scadenza del contratto.
JONATHAN,
va da sé,
vince facile per mancanza di rivali
ma sente sulle sue spalle tutta la responsabilità di dover portare a casa la pagnotta.
la tensione lo appanna
lo imbolsisce più dei soggiorni in rehab.
il trucco non gli giova.
il mascagnone,
il baffo con la mosca,
il cerone abbondante per spegnere l'incarnato
gli affibbiano almeno un decennio.
benché ceda facilmente alla tentazione di bucare il video di petto
appaiono distanti i fasti dei TUDORS
in cui
per bucare
gli bastava il viso!
vorrò tuttavia credere
che un inizio stentato e soporifero sia il preludio di un'esplosione tardiva di colpi di scena
così come succede,
per stessa ammissione dell'autore,
a chi si avventura per le parole del NOME DELLA ROSA,
a cui si schiude un romanzo difficile e bellissimo se si ha la forza di superare le prime cinquanta pagine!
oppure
per volare più basso
come capita a chi si imbarca nel GIOCO DEI TRONI
costretto a sciropparsi per metà delle prima stagione
un polpettone immobile di ricostruzioni storiche
(per giunta d'invenzione)
ma viene poi ripagato da intrecci costruiti bene e legati ancora meglio.
la prova del grado di coinvolgimento a cui si arriva alla terza stagione
è tutto nella reazione che prova anche il bambalone più apatico
di fronte al MATRIMONIO ROSSO:
(S P O I L E R)
auguro a DRACULA
di saper fare altrettanto!
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SERIALS
giovedì 10 ottobre 2013
televisione - RADIO BELVA - elogio alla caciara
![]() un po' GRILLO il CRUCIANI che ieri sera ha portato LA ZANZARA su rete4 vittima di una regia poco attenta mandata in confusione dal casino programmato in scaletta ha dovuto chiamare spesso a sé la telecamera per documentare dettagli trash/cult che altrimenti sarebbero andati sprecati. ha fatto il punto sulle miserie della politica italiana con la classifica delle cinque notizie più significative della settimana regalando il podio ai fagiolini d'oro della pascale. la chiave sottilmente satirica e l'ossessione di fermare gli applausi suonano come un richiamo fin troppo vivido ai fasti pur irraggiungibili di TE LA DO IO L'AMERICA! in un binario così disegnato si muove il carrozzone di colorato di un kitch curato nei particolari, esagerato e rumoroso, cigolante sotto il peso di un numero spropositato di ospiti, così ansioso di allontanarsi dall'etichetta del talk-show in cui non vuole riconoscersi tanto da sbranarne il contenuto. il razzismo che avrebbe dovuto fare da filo conduttore della serata nulla ha potuto contro la metodica ricerca del cazzeggio di cui CRUCIANI e PARENZO sono sovrani incontrastati. della ZANZARA c'è tutto. il linguaggio sbragato, il pressapochismo, il rincoglionimento dell'ospite strumento prezioso che fa abbassare la difesa e tira fuori la notizia che con un po' di fortuna farà il titolo del giorno dopo. manca invece una spontaneità seppure di facciata che in video lascia il posto ad un ammiccamento alla telecamera, fastidioso ma non stonato in PARENZO e invece urticante e indigesto nel padrone di casa. la vera forza della trasmissione è lo sdoganamento della baracca, l'elogio dell'arte di buttarla in caciara. chi muove a RADIO BELVA la critica di un programma che si fa pollaio troppo urlato, troppo volgare sbaglia la premessa da cui parte. la caciara è il fine ultimo dichiarato in anticipo al contrario di tutti gli altri esperimenti di confronto televisivo divulgativi, persino educativi, sulla carta ma subdolamente orchestrati per l'esplosione in diretta. in RADIO BELVA l'esplosione è una dichiarazione di intenti che parte dalla lista degli ospiti: l'immensa MARIA GIOVANNA MAGLIE, il moderato BORGHEZIO, il democratico ROBERTO FIORE, con rappresentanza di FORZA NUOVA al seguito, un drappello di illuminati di ALBA DORATA, invitati e lasciati al palo fino a loro dipartita, la sfavillante CICCIOLINA, la sottoutilizzata ALBA PARIETTI, la vecchia sproloquiante di montecitorio, ANNARELLA, un redivivo EMILIO FEDE, confinato in esterna, e un PAOLO VILLAGGIO caricato a pallettoni vero punto di riferimento della serata paradossale e debordante come non era da tempo. ci si appresta a godere di una tale sapiente miscela di mine sotterrate neanche troppo bene fino a che, a metà puntata, l'inquadratura a tradimento di VITTORIO SGARBI pensieroso e distratto in attesa di essere innescato fa crollare la stima accordata al bombarolo! il dibattito cadenzato da una raffica di domande a cui non si lascia il tempo di rispondere è interrotto da servizi che non aggiungono molto. notevole l'inchiesta vis-a-vis che alla domanda: LEI È ETEROSESSUALE? non registra nessuna risposta affermativa, svelando una insospettabile riserva gay in terra salentina! trascurabili tutti gli altri. le luci si spengono dopo tre ore di caos voluto ma impegnativo da gestire sovraccarico di contributi smozzicati concessi a chi è stato messo lì per fare numero e che punta i piedi per reclamare il suo spazio. il sondaggista di cui non si sentiva alcun bisogno, il battitore d'asta con toupet in fibra di nylon, l'attore di strada, protagonista di SACRO GRA, che dichiara la propria bisessualità senza che nessuno volesse saperlo, finiscono solo per togliere spazio a chi andrebbe valorizzato e invece sprofonda in poltrona senza neanche un gin tonic! due ore meno gente zero sgarbi e l'ELOGIO ALLA CACIARA sarebbe perfetto! |
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sabato 6 aprile 2013
ilGATTOPALDO
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mercoledì 13 marzo 2013
L'ANGOLO DELLA VIRILITÀ
inauguro
L'ANGOLO DELLA VIRILITÀ
rimanendo sul pezzo
e rischiando la scomunica
questo il perentorio comando con cui
MONSIGNOR GUIDO MARINI
ha cacciato via tutti gli indesiderati dalla CAPPELLA SISITINA
poi
svolazzante nei suoi paramenti
mesto e risoluto nell'incedere
così ha serrato il sacro uscio
quale più calzante testimonial
per il primo numero della rubrica?
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L'ANGOLO DELLA VIRILITÀ
sabato 9 marzo 2013
TELEVISIONE - THE VOICE
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FANTASTICA
MERAVIGLIOSA
STREPITOSO
UN GRANDE ARTISTA
UNA VOCE FAVOLOSA
SONO SCIOCCATO
che male mi ha fatto vedere la RAFFA esaltarsi per chiunque sputasse dentro al microfono,
esultare
dimenarsi
ai limiti dell'incontinenza vescicale!
la prima puntata di THE VOICE OF ITALY si è consumata in un clima di insopportabile buonismo e ingiustificato entusiasmo
accogliendo quasi tutti i talenti che si sono presentati
e incensando pure gli sfanculati
lodando con feroce sadismo le loro qualità
magnificando la carriera che di certo faranno
senza curarsi di rispondere all'interrogativo che era così facile leggere negli occhi dell'escluso di turno:
se ho tutte 'ste doti
perché mi rimandate a marcire nel call center?
nell'euforia dell'inizio
sono uscite frasi da denuncia.
NOEMI si è quasi scusata con uno degli eletti per non aver schiacciato prima il pulsantone.
VOLEVO ESSERE SICURA CHE QUELLO CHE LUCCICAVA FOSSE VERAMENTE ORO!
ha detto
senza pudore!
a tale sproposito ha fatto subito eco PIERO PELÙ!
pur con la voce rotta dalla vergogna
ha ammesso che una tizia che fino a qualche ora prima vendeva caldarroste a piazza di spagna
ha cantato WHY
meglio di quella sciacquetta di ANNIE LENNOX!
il povero COCCIANTE
l'unico intenzionato a mantenere un minimo di obiettività
si è dovuto piegare alle dure leggi televisive per non risultare alieno in mezzo a tre invasati
facendo passare le fitte di dolore per grugniti di approvazione.
tutto un susseguirsi di emozioni trasmesse e ricevute
MI SEI ARRIVATO
TI HO SENTITO DENTRO
MI HAI DATO I BRIVIDI
HO LA PELLE D'OCA
in un'atmosfera surreale di glorificazione
come sorprendersi se poi i giovani fenomeni finiscono per credere di esser stati finalmente scoperti, che è giunto il loro momento, che il mondo è pronto a riconoscere la loro grandezza?
la loro eccitazione era al massimo
tanta voglia di regalare emozioni
di tirare fuori la roba
di spaccare tutto
ma che spaccate?
state buoni ché qua sono finiti i soldi!
totalmente assente invece è stata la cattiveria degli autori.
avrebbero potuto aprire le gabbie
far sfilare la fiera di mostri dalle ugole d'oro
spingere i quattro ad esporsi per un usignuolo
per poi scoprire di essersi appena caricati un nerd invendibile.
invece hanno selezionato aspiranti carini
giovani
tirati
molto più normali dei talenti incompresi di X-FACTOR
se si esclude il tristo cinquantenne con la voglia di riscatto
la versione romanesca di BETH DITTO, finita in quota CARRÀ
e la lesbica camionista aggressive con i capelli a spazzola, adottata da NOEMI!
il momento più alto dell'intera puntata
rimane però la meravigliosa perplessità dei coach
di fronte ad una voce indecifrabile,
ai confini dell'androgenia!
eppure la scelta del pezzo non avrebbe dovuto destare dubbi!
DON'T KNOW WHY
di NORAH JONES
è un tipco brano metal che tutti i maschi etero sognano di cantare!
la canzone si snoda, sinuosa
e i giudici brancolano nel buio
paralizzati dall'incertezza.
nessuno ha il coraggio di accollarsi l'ibrido interprete.
l'ultima nota si dissolve nell'aria
e i quattro si girano mossi dalla curiosità di dare un volto alla voce misteriosa.
convinti di trovarsi di fronte ad una bella donnona provocante
si imbattono invece in un omino
ricciolo
con la barbetta
stupito del loro stupore
inconsapevole di quanto evidente sia la sua appartenenza alla natura dei meno!
un plotone di occhi sgranati
fissa l'omino che attende fremente di sapere di che morte deve morire.
RAFFA
sa di muoversi su un terreno minato.
ogni parola sbagliata potrebbe costarle il titolo di icona incontrastata della comunità iridescente!
e infatti non parla!
fa sbrogliare la matassa alla giovane NOEMI
che
in tutto il suo candore
ripete tre volte di non aver schiacciato perché non ha saputo dare un genere a quello che sentiva!
NON RIUSCIVO A CAPIRE SE TU FOSSI UN UOMO O UNA DONNA!!
ribadisce
come se questo debba essere di qualche conforto!
PELÙ entra nel negozio di cristalli roteando una mazza chiodata
e non solo bolla la voce del ragazzo come indiscutibilmente femminile
ma gli dà pure del vecchio!
la CARRÀ suggella lo scempio sperando tuttavia di non esser risultata antipatica
benedice e congeda l'omino
che ringrazia
e torna dalla mamma
con la morte nel cuore e DON'T KNOW WHY nel cervello.
gli ascolti hanno premiato THE VOICE.
si va verso il percorso netto.
sarà troppo sperare di non assistere all'ennesima infornata di talenti anonimi, ingrassati per due mesi dalle esigenze di packaging televisivo
e poi abbandonati sulle assi scricchiolanti di un palco per la sagra della patata rossa di colfiorito?
meno entusiasmo
meno buonismo
più disprezzo ci vorrebbe,
a fin di bene,
s'intende!
MASTERCHEF insegna!
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